Stephen McDowell
Auckland - Nuova Zelanda
Coach
Denise Naccarato
Cosenza - Italia
Fotografa
Apulia summer time non può essere limitato ad un’esperienza e basta. È stato divertimento,libertà,sintonia con sconosciuti che sono rimasti tali per circa 15 minuti,giusto il tempo di capirsi un pò ed entrarsi sotto
pelle. È stato condivisione,conoscenze, vita insieme con persone meravigliose che hanno insegnato a comprendere meglio me stessa, a scoprirmi come mai prima d’ora. Mi ha dato volontà,forza,amicizia e così
tanto altro che solo descriverlo forse lo sminuirebbe.
Apulia SummerTime è stata vita pura. 10 giorni di Apulia SummerTime sono stati infinito e un secondo insieme,e questo mi ha fatto capire che bisogna vivere ogni singolo istante e viverlo al meglio delle proprie possibilità. Alla fine il tempo è solo un concetto, l’importante non è come lo definiamo,ma cosa ne facciamo con esso. Definire un ricordo preciso
sarebbe terribilmente difficile. Questi 10 giorni sono stati un flusso continuo di esperienze e ricordi da raccontare a tutti una volta tornata a casa. Ogni singolo istante è un ricordo prezioso da raccontare, ma se
proprio dovessi definire e scegliere uno dei miei preferiti e che mai vorrei dimenticare è il momento in cui abbiamo suonato, cantato, ballato, riso e scherzato nel bel mezzo della piazza di Lecce.
Calogero Onofrio
Catanzaro - Italia
Fotografo
Apulia SummerTime per me è stata un oasi in un deserto, un posto dove ti dimentichi di tutto il male che c’è nel mondo e riscopri dei valori che si sono persi nel tempo come l’amicizia e come delle persone che provengono dall’altra parte del mondo, possono convivere insieme senza pregiudizi e abbattendo tutte le barriere che il mondo odierno ci fa credere di esserci e che sono insuperabili.
Ad Apulia SummerTime ho trovato una famiglia e capisci che è una grande famiglia, quando una volta dissi: “Elio stasera per che ora torniamo a casa?”
Una frase che può sembrare banale ma che significa molto, significa stare bene.
Il ricordo più bello che porterò con me, è stato uno scatto che ho fatto ai faraglioni di Sant’Andrea: un emozione unica, indescrivibile.
Before landing in Milan, Apulia SummerTime was for me, like mentioned, a cultural event with a fundraising objective for the benefit of the AISM. In which my task was to produce video content for them like I did for other event and festival. But when I landed Milan in the evening and saw Alessandro get out of the car to greet me like if we were super old friends, I instantly knew that this event would not be like any other I did. That thought got confirmed when I finally met the other organizers and participants (last time I use those words because I now consider all of them family). Apulia SummerTime became, for me, a life experience rather than an event. I was not only doing videos and I was not only doing it for the event. I was living and sharing a passion for art with many other passionated people just like me while discovering a beautiful country. After not even 2 days of living with my family and enjoying every seconds, I totally lost track of time. Asking me what day or what day of the week we were ended up in an honest, I don’t know and I don’t need to know. I realized that when you are doing what you love and surrounded by people sharing the same feeling, the concept of time change. You are not looking to obtain or reach an objective in a determined amount of time, like catching the bus before 7h30 am in the -30C canadian winter to avoid being late for work. Instead you are living every minute as it best before it ends. My concept of time changed during this event. I want to enjoy every minutes more and take the time to do what I really like and it will lead me to my objectives. Like every events, the final day arrived. Unlike other events, I was leaving a family, not organizers and participants. Taking the plane to leave this experience was hard and emotional. But I bring incredible memories about the family I met and the country I discovered back with me; waking up early in the morning, going to the kitchen coffee “bar”, serving myself a coffee and reaching the outdoor hammocks to meet the early birds to enjoy time while waiting for the others to wake up. All those improvised jamming sessions everywhere, I will always remember grabbing a guitar and trying to play any song all together or reaching the city and singing I’m yours everywhere we can. All those moment where I exchanged about thoughts, culture, art, music, travel or any other subject with people from everywhere in the world. Exploring cities and landscape of Italy. I could never forget my multi cultural family from Apulia and all those moments we lived together!
Ecco, mi chiedono di scrivere qualcosina, ma io non sono bravo con le parole. Come faccio a riassumere tutto ‘sto casino?
Beh, c’ero io e c’erano altri tizi che facevamo cose mentre andavamo a zonzo per la Puglia: perlopiù improvvisavamo e andavamo a braccio, e quando ci davamo un programma non riuscivamo mai a seguirlo perché succedeva sempre qualcosa di imprevisto. Che poi, sono la parte migliore di ogni viaggio.
Un divertentissimo impiastricciamento artistico. Se mischi materiale altamente infiammabile in una delle regioni più esplosive d’Italia, te la sei andata un po’ a cercare: l’esplosione arriva, spara suoni e colori un po’ dappertutto, e fa un chiasso tremendo.
E così abbiamo ammazzato il tempo, gli abbiamo fracassato timpani e lancette per dieci giorni indimenticabili (forse di più, forse di meno), dove alba e tramonto si sono spesso invertiti, e attraversavi il mondo intero percorrendo il vialetto di una Masseria. Per un po’ eravamo diventati parte di una tribù un po’ strana, che viveva in un trullo ma restava nomade, e che ingannava il tempo per tirargli fuori qualcosa da raccontare.
Infatti, qualcuno una volta mi ha detto che non sei mai veramente fregato, finché hai ancora una buona storia: la Puglia è tante belle storie, quelle che da tempo la tengono insieme, a cui noi abbiamo potuto aggiungerne una nuova, neanche troppo piccola, e bella da paura.
Troppo spesso corriamo a testa bassa, senza fermarci un attimo a guardare quello che abbiamo intorno. Ogni tanto vale la pena fermarsi a dare un’occhiata: potresti scoprire che le cose più belle erano proprio lì, a due passi da casa.